Un nuovo segreto al mondo
Ecco un terzo motivo per cui vale la pena credere nei figli (tanti possibilmente). Quando nell’amore sponsale non ci sono più veli da togliere, né porte da aprire, né pagine da voltare, è allora che il cuore cerca dei sostituti. Ma lo fa invano.
Infatti come una melodia non può essere riprodotta prendendo in mano una serie diversa di violini e suonando una parte della melodia con ciascun violino, così l’amore sponsale non può svelarsi attraverso una successione di amanti: se vuoi la felicità, ci deve essere l’approfondimento di un unico mistero, non la sostituzione di un’esperienza con un’altra. Questa è la funzione del figlio.
Il figlio fa dell’uomo un padre, un padre terreno che, riflettendo l’atto eterno della generazione, può vantarsi di aver trasmesso la fiaccola della vita e prolungato la preghiera “Padre nostro che sei nei cieli” in “padre nostro che sei in casa”.
Il figlio fa della donna una madre. La donna coopera con Dio: essa contiene il dono di Dio all’uomo. E’ natura della donna l’arrendersi e il donarsi. Anfora della pienezza cosmica, essa compie la sua missione quando porta alla luce un figlio.
Ma la generazione terrena non è ancora tutto il compimento del mistero. Ogni volta che un figlio nasce, una corona viene intessuta per lui in Cielo, e guai a quei genitori se non ci sarà una testa per quella corona!
In ogni figlio Dio sussurra un nuovo segreto al mondo, ed è responsabilità del padre e della madre fare in modo che quel figlio custodisca il segreto.