Lettera di Don Ermanno
Gambella 04-03-23
Carissimi amici, vi scrivo da Gambella, la città più cocente d’Etiopia, con i suoi costanti 40 gradi e i corsi d’acqua che non si esauriscono mai, perché scorrono dall’altipiano. Continuo la costruzione della canonica, interrotta per sei mesi a causa di irreperibilità dei materiali, soprattutto cemento. Fra due o tre mesi dovrei comunque completare tutto e consegnare le chiavi al mio successore.
Poi lascerò Gambella per trasferirmi ad Addis Abeba. Mi mancherà la vita da pioniere, tra fiumi e foreste, leoni e coccodrilli (non è fantasia, è proprio così). Ma in Etiopia si è sempre in prima linea, anche nella capitale, che ora sta subendo una massiccia migrazione interna dalle zone di periferia verso una metropoli che conta ormai più di 7 milioni di abitanti e cresce a ritmi esponenziali.
Ad Addis Abeba svolgerò un doppio servizio. Da una parte collaborerò con le Suore Salesiane dentro una struttura educativa che con i suoi 1600 studenti, va dalla scuola materna alle superiori. Gli studenti sono di ogni estrazione sociale (le Salesiane si rivolgono principalmente al ceto basso, ma siccome offrono un servizio educativo di qualità, sono ricercate da tutti). Ci sono attualmente quattro suore, tutte attive e di nazionalità e continenti differenti (Canada, Korea, Etiopia e Italia).
Il mio secondo servizio sarà rivolto alla diocesi, visto che l’arcivescovo (e cardinale) della città mi accoglie tra i suoi preti: è lui il mio diretto superiore. Ai margini della città sta nascendo un centro di spiritualità, dove chi desidera potrà trovare un luogo di silenzio e preghiera. Il terreno è situato ai limiti dell’area urbana, all’inizio della foresta di Entoto, la collina che sovrasta Addis Abeba in direzione nord. Proprio in questi giorni la diocesi ha completato le pratiche per l’acquisto del terreno. Sto scrivendo un progetto che avrebbe lo scopo di delineare i principi fondamentali e le metodologie che verranno adottate nel Centro.
Farò quindi la spola tra l’Istituto delle Suore e gli ambienti della Diocesi che avranno bisogno del mio servizio.
A questo punto mi rivolgo a voi con la richiesta di un contributo speciale. Potete testimoniare che non ho mai chiesto nulla per me stesso o per mie necessità personali. Tuttavia ora mi trovo nella necessità di farlo.
Nel mio servizio ad Addis Abeba avrò bisogno di spostarmi quasi quotidianamente. Il Centro di spiritualità è a crica 20 Km dalle Suore, mentre gli uffici della Diocesi sono a 12 Km. Addis Abeba è molto estesa, simile a Roma, per chi la conosce. Avrò bisogno di un automezzo, una macchina di seconda mano, di fabbricazione giapponese. Purtroppo il governo etiopico ha regole molto strane sulle autovetture ed applica tasse del 100% su ogni acquisto. Una Toyota utilitaria si acquista con circa 25 mila Euro (in questi giorni: fra due o tre mesi anche 30). Per cui vi chiederei se potete darmi una mano in vista di questa spesa. Inizialmente avevo pensato ad un minibus della Toyota, anche quello di seconda mano, ma si va sulle 70 mila Euro. A me basta un mezzo più modesto. Per eventuali spostamenti più impegnativi (viaggi lunghi o sulle molte strade sterrate d’Etiopia) le Suore o la Diocesi possono venirmi incontro.
Chissà che, leggendo queste righe, qualche persona generosa e benestante non possa dare un contributo più cospicuo.
Concludo augurandovi un viaggio quaresimale che vi porti a conoscere intimamente il Cuore di Colui che ha amato ciascuno di noi, dando la sua vita per noi: il portatore della Luce, il rivelatore dei Misteri. Maria, sua e nostra Madre ce ne indichi la via.
Un abbraccio fraterno a tutti.
Don Ermanno