Ogni fine diverso da Dio ci disonora
Quando si dice che Dio è il fine ultimo dell’uomo non si intende dire che Dio sia qualcosa di estrinseco all’uomo, come se fosse un “extra” sentimentale e devoto, un premio o una
medaglia per una vita buona. Non è così.
Dio e la Vita eterna sono in relazione a ciascuno di noi come lo sbocciare per una rosa, come un dattero per un albero di palma, come una ghianda per una quercia, un pizzo raffinato per ore di ricamo, ossia come una perfezione intrinseca senza la quale siamo
imperfetti e con la quale invece siamo felici.
“Ogni fine diverso da Dio ci disonora” (Dávila).